COS'E' LA STOMIA
La parola “stomia” deriva dal greco antico e significa bocca. Si tratta di un’apertura che il chirurgo, dopo aver rimosso o escluso il retto o la vescica, esegue collegando l’intestino o le vie urinarie alla cute per garantire il funzionamento di tali organi. Attraverso la “stomia” quindi fuoriescono in modo incontrollato feci o urine che sono raccolte in sacche speciali che aderiscono alla cute peristomale. Certamente è una grave menomazione che tuttavia si rende necessaria per salvare la vita a molte persone.
Le cure mediche in tutto il mondo hanno disparità incredibili : esistono livelli di grande eccellenza a fianco di realtà estremamente primitive, il tutto con la completa indifferenza dei Paesi Occidentali che vivono egoisticamente nella loro dorata realtà. Quasi sempre la TV, per fare audience, mostra le immagini che affliggono il nostro pianeta quando sono la conseguenza di eventi catastrofici o di gravi malattie epidemiche . Se non succedessero tali fatti luttuosi, la maggior parte delle persone ignorerebbe completamente i ” meno fortunati ” che a volte vivono proprio dietro l’angolo.
Nei Paesi tecnicamente avanzati il problema della stomia non è così sentito perché, con le moderne e costose terapie, il numero delle stomie definitive si è notevolmente ridotto. Purtroppo in molte parti del Mondo non sempre esistono gli ospedali e quindi i pazienti non hanno la possibilità di consultare un medico e spesso muoiono nei loro villaggi senza nemmeno una diagnosi. Lentamente questa situazione sta cambiando e sempre più i pazienti possono raggiungere in tempo l’ospedale e quindi avere trattamenti salva-vita che però sono proporzionati alle locali risorse economiche.
Poiché la stomia è un trattamento salva-vita abbastanza economico, è in costante aumento nei Paesi poveri e questo fatto deve necessariamente far meditare il chirurgo. Infatti, se un tempo era giustificato che la sua attenzione fosse prevalentemente focalizzata alla ricerca di soluzioni tecniche, nel 2000 non può certo accontentarsi di aver risolto tali problematiche senza pensare che, con il suo intervento, ha creato un sopravvissuto portatore di un handicap tanto grave.
Nei Paesi Occidentali sono stati creati dei centri di riabilitazione con personale medico ed infermieristico specializzato, sono nate associazioni di pazienti stomizzati e gruppi di volontari per aiutare queste persone a riacquistare la voglia di vivere. Purtroppo in molti Paesi Emergenti non c’è nessun tipo di aiuto e lo stomizzato, abbandonato a se stesso, viene emarginato e talvolta ricorre al suicidio.
Malauguratamente anche i bambini possono essere stomizzati. A causa di questo grave problema unito alla nostra indifferenza, se non sono aiutati e riabilitati, non giocano con i loro coetanei, non vanno a scuola e quindi crescono analfabeti ed emarginati.